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Donazione e trapianti

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L’attività trapiantologica al San Matteo

Il percorso di donazione-trapianto di organi e tessuti inizia nei reparti di Rianimazione I, II e III, Pronto Soccorso, ma anche reparti di degenza non intensivi (per i soli donatori di tessuto), con la segnalazione di potenziali donatori; continua con il trattamento/mantenimento del potenziale donatore e si conclude con il trapianto di organi e tessuti in pazienti inseriti in lista d’attesa, con le eventuali cure in terapia intensiva, la degenza in reparto ed infine i controlli ambulatoriali successivi che consentono di seguire il ricevente nel follow-up per tutta la vita. In questo lungo, faticoso ed elaborato processo sono coinvolti anche i cittadini, le istutuzioni e le associazioni. 

Al San Matteo si eseguono i seguenti trapianti di organi e tessuti:

Organi
  • Cuore o Polmoni
  • Cuore-polmoni
  • Reni
Tessuti
  • Cornee
  • Midollo osseo
  • Tessuto muscolo-scheletrico
Attività di prelievo
  • Donatori multitiorgano e tessuti a cuore battente
  • Donatori multiorgano e tessuti a cuore non battente
  • Donatori multitessuto a cuore non battente
  • Donatori viventi:

L’attività di donazione e trapianto è resa possibile solo grazie alla partecipazione attiva di tutto il personale ospedaliero, che collabora strettamente con le equipe di terapia intensiva, le equipe di prelievo e quelle di trapianto. Molti professionisti, all’interno della Fondazione, da sempre, hanno scelto di dedicare il proprio tempo e professionalità al processo di donazione e trapianto, con grande professionalità ed impegno.
Accanto a loro collaborano diverse figure professionali: medici di Direzione Sanitaria, medici ed infermieri di Terapia Intensiva, Pronto Soccorso, Chirurgie, Nefrologia, Cardiologia, Cardiochirurgia, Pneumologia, medici, biologi e tecnici di laboratorio, tecnici perfusionisti, centro trasfusionale, Microbiologia, Anatomia Patologica, Radiologia, Fisioterapia, autisti.

In Italia a tutti i cittadini maggiorenni è offerta la possibilità di dichiarare la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti dopo la morte.

La legge che permette di esprimere la propria volontà di donare si basa sul principio del consenso o del dissenso esplicito (art.23 della Legge n.91 del 1 aprile 1999; Decreto del Ministero della Salute 8 aprile 2000).

Modalità per esprimere la propria volontà

  • registrazione presso la propria ATS (ex ASL) di riferimento, attraverso un apposito modulo (bisogna recarsi presso l'ATS e compilare la modulistica dedicata).
  • presso l’ufficio anagrafe dei Comuni che fanno parte della “rete delle città sane”(il sito da consultare per verificare quali comuni hanno aderito al progetto, è presente nella sezione apposita alla fine del blocco). In fase di richiesta o rinnovo della carta d’identità elettronica (CIE) gli operatori dell’anagrafe possono chiedere ai cittadini se intendono dichiarare la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti
  • compilazione del “tesserino blu” del Ministero della Salute (per chi l'ha ricevuto e compilato) che deve essere conservato insieme ai documenti personali. E’ possibile anche accedere on line alla sezione trapianti del sito del Ministero della Salute - CNT (consultabile nella sezione links a alla fine del blocco) e stampare il proprio tesserino.
  • dichiarazione scritta, da portare sempre con sé insieme ai propri documenti, che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà, data e firma. Tale dichiarazione è considerata valida dal Decreto ministeriale 8 aprile 2000
  • atto olografo (iscrizione) di AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi).

Quando la propria volontà viene espressa secondo una delle modalità descritte, i dati vengono registrati direttamente nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), ossia il registro nazionale del Centro Nazionale Trapianti, collegato con i Centri interregionali e Regionali.

Nel caso in cui venga accertata la morte di una persona e la possibilità di donazione degli organi, i medici verificano se questi ha con sé la dichiarazione o ha registrato la propria volontà nell’archivio informatico consultabile dai medici del coordinamento 24 ore su 24.

In mancanza di una esplicita dichiarazione in vita, i familiari/aventi diritto sono chiamati a testimoniare circa la volontà dichiarata o presunta del congiunto. La legge prevede per i familiari (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni, genitori, tutore legale) di opporsi/non opporsi al prelievo di organi e tessuti. E’ importante parlare con i propri familiari, poiché, in assenza di dichiarazione, vengono interpellati dai medici circa la volontà espressa in vita dal congiunto.
Per i minori sono sempre entrambi i genitori a decidere. Se uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.

 

ATTENZIONE: l’espressione di volontà può liberamente essere modificata in qualsiasi momento della propria vita. In termini di legge fa fede l’ultima volontà espressa in ordine temporale. Se espressa con compilazione di una scrittura privata non registrata presso nessun ente, tale documento deve essere firmato, datato e custodito in un luogo accessibile ai parenti/aventi diritto. Ovviamente l’espressione in scrittura privata non va incontro a nessuna registrazione formale sul SIT (Sistema Informativo Trapianti).

  1. Chi è il donatore di organi ?
    E’ una persona che muore , di regola, in terapia intensiva per una lesione irreversibile dell’encefalo causata da: trauma, emorragia cerebrale, ictus, prolungato arresto cardiaco, tumore primitivo cerebrale. Queste condizioni possono determinare la cessazione irreversibile di tutte le attività cerebrali e quindi la morte.
     
  2. Esistono differenti tipi di morte?
    No, la morte è una sola e si identifica con la irreversibile cessazione di tutte le funzioni dell’encefalo (Legge 578 del 1993: “ norme per l’accertamento e la certificazione di morte”). Esistono invece due diversi modi di accertarla: secondo criteri cardiaci nei pazienti che muoiono per arresto cardiaco e secondo criteri neurologici (D.M. del 1994: “regolamento recante le modalità per l’accertamento e la certificazione di morte ed il prelievo di organi”) nei pazienti che muoiono per lesioni cerebrali irreversibili. Solo in pazienti che decedono in Rianimazione può verificarsi la condizione di “morte cerebrale”, la cui modalità di accertamento segue criteri neurologici.
     
  3. Come si accerta la morte cerebrale?
    Lo stato di morte cerebrale viene identificato da un medico rianimatore ed accertato da un collegio di tre medici: un anestesista-rianimatore, un neurologo, un medico legale. il collegio medico verifica e certifica il perdurare delle condizioni che hanno determinato la morte per un periodo di 6 ore. Il soggetto che si trova in morte cerebrale presenta le seguenti condizioni: a. Lesione cerebrale irreversibile b. Assenza di attività elettrica cerebrale (EEG piatto) c. Assenza di reazione agli stimoli dolorosi dolorosi, assenza di riflessi che partono direttamente dall’encefalo, assenza di attività respiratoria spontanea
     
  4. Il coma è sinonimo di morte cerebrale?
    Assolutamente no! Il coma è la perdita più o meno prolungata della stato di coscienza, ossia della consapevolezza di sé e dell’ambiente, anche dopo stimolazione, mentre persistono le funzioni cerebrali deputate al mantenimento della vita. La morte cerebrale invece si identifica con la perdita di tutte le funzioni cerebrali e non è possibile rilevare alcuna attività vitale.
     
  5. Cos’è un trapianto di organi?
    Il trapianto è la sostituzione di un organo malato e non più funzionante con un organo sano prelevato da un donatore. In alcuni casi è una terapia salva vita. Il trapianto restituisce le funzioni perdute ed i pazienti trapiantati riprendono una vita normale. I soggetti in età fertile possono avere figli e le giovani donne trapiantate possono portare a termine una gravidanza
     
  6. A cosa servono i tessuti donati?
    I tessuti hanno una ruolo salva-funzione e non salva-vita e vengono utilizzati in diversi settori della chirurgia, come chirurgia vascolare (by-pass aorto-femorali), chirurgia ricostruttiva (gravi ustioni), chirurgia ortopedica (riempimenti ossei post-traumatici, protesi), oculistica (trapianti di cornea in patologie gravi della vista), cardiochirurgica (sostituzione di valvole cardiache). i tessuti vengono conservati in apposite banche.
     
  7. Quali organi e tessuti possono essere donati?
    ORGANI: cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e intestino.
    TESSUTI: cornee, cute, ossa, ossa, valvole cardiache e vasi sanguigni.
     
  8. Esiste un limite di età per donare gli organi e i tessuti?
    Non ci sono limiti di età; alcuni organi (fegato) e le cornee possono essere prelevare e trapiantati con successo anche se provenienti da donatori ultra ottantenni.
     
  9. Come vengono assegnati gli organi?
    Esistono centri interegionali di coordinamento che in base a criteri di urgentizzazione, compatibilità di gruppo sanguino e tissutale, dimensioni ed altri fattori, assegnano gli organi ai differenti centri di trapianto.
     
  10. Si paga per ricevere un trapianto?
    No, è illegale comprare o vendere organi umani.
    Le regole della donazione sono:
    1. gratuità: la donazione è sempre un atto volontario
    2. anonimato: l’identità del donatore e del ricevente non vengono comunicate
    3. assegnazione equa: gli organi sono assegnati in base alle condizioni di urgenza dei pazienti in lista d’attesa ed alla compatibilità clinica, immunologica e biometrica del donatore con il paziente in attesa di trapianto
       
  11. Qual è il parere delle principali religioni in merito alla donazione di organi e tessuti?
    Tutte le grandi religioni sono favorevoli alla donazione di organi in quanto lo considerano un gesto di solidarietà. La religione CATTOLICA incoraggia la donazione d’organi in quanto gesto di carità e amore; la religione EBRAICA sostiene che “ è possibile donare un organo per salvare una vita è obbligatorio farlo”; la religione ISLAMICA approva la donazione se avviene da persone che hanno dato in anticipo il loro consenso per iscritto; anche la religione PROTESTANTE incoraggia e sostiene la donazione degli organi. Le religioni GRECO ORTODOSSA, BUDDISTA ED I TESTIMONI DI GEOVA, demandano la decisione al singolo individuo.
     
  12. È possibile la donazione da vivente?
    Rispettando una specifica normativa, la donazione di organi da vivente è possibile per fegato, reni, polmone e per quanto riguarda i tessuti, in vita si possono donare: segmenti vascolari, osso, cute, sangue cordonale, placenta, membrana ammiotica.

Ultimo aggiornamento: 03/12/2025