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TUMORE DEL POLMONE

I tumori del polmone sono tumori maligni che origano nel tessuto polmonare. Questi tumori si sviluppano a partire dalle cellule che rivestono le vie respiratorie (bronchi e bronchioli). Quando queste cellule diventano cancerose, oltre che a indurre la formazione della massa tumorale primitiva polmonare, possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi inizialmente ai linfonodi presenti nel distretto ilo-mediastinico e successivamente anche negli organi a distanza, generando le cosiddette metastasi.

Tipologie principali 
Le tipologie principali di tumore del polmone si distinguono principalmente in carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC).
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) è il tipo più comune (circa 85%) e comprende tre sottotipi principali:

  • Adenocarcinoma: il più comune tra i non fumatori e spesso localizzato nella periferia del polmone;
  • Carcinoma squamoso: spesso associato al fumo e tende a svilupparsi nelle vie aeree centrali;
  • Carcinoma a grandi cellule: una forma meno comune e più aggressiva, che può comparire in qualsiasi parte del polmone.

Il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) è meno comune ma molto più aggressivo. Si sviluppa rapidamente e ha una tendenza marcata a metastatizzare. Quasi è associato al fumo.

Frequenza ed epidemiologia
Il carcinoma polmonare è uno dei tumori più frequenti a livello globale e rappresenta la principale causa di morte per cancro. Nel 2020, si stimavano circa 2,2 milioni di nuovi casi nel mondo. La sua incidenza è più alta nei paesi sviluppati, dove il fumo è stato storicamente più prevalente. Negli ultimi decenni, però, c'è stato un aumento dell'incidenza nei paesi a basso e medio reddito, soprattutto a causa dell'aumento del consumo di tabacco, mentre nei Paesi industrializzati il trend di incidenza appare negli ultimi anni in riduzione.
In Italia, il carcinoma polmonare è la prima causa di morte per cancro, e la maggior parte dei casi si verifica tra persone di età avanzata (soprattutto tra i 60 e i 75 anni).

Fattori di rischio
I principali fattori di rischio per il cancro polmonare sono:

  • Fumo di sigaretta: è la causa principale, responsabile di circa l'85% dei casi. Il rischio aumenta con l'intensità e la durata dell'abitudine al fumo;
  • Esposizione all'amianto: l'inalazione di fibre di amianto può causare tumori polmonari (oltre che la nota patologia del mesotelioma pleurico); l'esposizione professionale è un fattore di rischio significativo;
  • Inquinamento atmosferico: l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico, in particolare alle polveri sottili (PM2.5), è associata a un aumentato rischio di sviluppare tumori polmonari;
  • Radon: un gas radioattivo naturale, che può accumularsi negli ambienti chiusi e aumentare il rischio di cancro al polmone, soprattutto in ambienti non ben ventilati;
  • Storia familiare di cancro: avere parenti stretti con carcinoma polmonare può aumentare il rischio di sviluppare la malattia;
  • Altri fattori: alcolismo, malattie polmonari croniche come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva o la fibrosi polmonare), e esposizioni professionali a sostanze chimiche o radiazioni.

Sintomi
I sintomi del carcinoma polmonare possono essere inizialmente del tutto aspecifici e variano a seconda dell’estensione di malattia e del tipo di tumore. Tra i più comuni:

  • Tosse persistente: spesso la prima manifestazione;
  • Dispnea: difficoltà respiratoria, che può peggiorare con il tempo;
  • Dolore toracico: dolore al petto che può essere localizzato o diffuso, a volte associato a tosse o respiro corto;
  • Emottisi: tosse con sangue, che può essere un segno di tumore avanzato;
  • Perdita di peso e affaticamento inspiegabili;
  • Infezioni ricorrenti delle vie respiratorie: poiché i tumori polmonari possono compromettere la funzione polmonare.

Diagnosi
La diagnosi di neoplasia polmonare solitamente prevede indagini strumentali di stadiazione per la determinazione del grado di diffusione della malattia e procedure bioptiche finalizzate all’acquisizione di materiale biologico funzionale alla diagnosi cito-istologica e molecolare.
Tra le indagini strumentali si segnalano:

  • Radiografia toracica: è spesso il primo passo, utile per individuare masse sospette nei polmoni;
  • TAC (Tomografia assiale computerizzata) total-body (encefalo-torace-addome) se possibile con senza mezzo di contrasto: fornisce immagini dettagliate dei polmoni e delle strutture circostanti, utile per determinare la dimensione, la posizione e la diffusione a distanza del tumore.

Tra le metodiche di indagini bioptiche si segnalano:

  • Broncoscopia: permette di visualizzare direttamente le vie respiratorie e prelevare campioni di tessuto (biopsia) per l'analisi istologica sia a livello endo-bronchiale sia dei tessuti peribronchiali (EBUS);
  • Biopsia polmonare: può essere eseguita tramite broncoscopia, agoaspirato TC-guidato o chirurgicamente, per confermare la diagnosi e determinare il tipo di cancro.
  • Biopsia chirurgica (mediastinoscopia, videotoracoscopia): metodica maggiormente invasiva, da dedicare ai casi nei quali approcci bioptici tradizionali risultano essere non fattibili.

Oltre al riscontro cito-istologico di malattia, occorre inoltre procedere alla determinazione dell’assetto molecolare di malattia; a tal fine viene effettuata un’analisi molecolare multiparametricaa (NGS) per identificare mutazioni specifiche (es. EGFR, ALK, ROS1, KRAS, RET, MET) che possono influenzare il trattamento.

Trattamenti
Il trattamento dipende dal tipo, stadio di malattia e stato di salute del paziente. Le opzioni includono:

  • Chirurgia: indicata per tumori localizzati. Può comportare la resezione di una parte del polmone (lobectomia) o l'intero polmone (pneumonectomia);

     

  • Chemioterapia: utilizzata per trattare il cancro metastatico o come trattamento adiuvante dopo la chirurgia oppure neo-adiuvante prima della chirurgia. Può essere combinata con altri trattamenti, come, ad esempio, la radioterapia e l’immunoterapia;

     

  • Radioterapia: spesso usata per i tumori non operabili o per ridurre le dimensioni del tumore prima della chirurgia. Può essere anche un'opzione per alleviare i sintomi (es. dolore);

     

  • Terapie a bersaglio molecolare: farmaci che mirano a specifiche mutazioni genetiche presenti nelle cellule tumorali. Utilizzati soprattutto nel carcinoma non a piccole cellule con specifiche alterazioni genetiche;

     

  • Immunoterapia: stimola il sistema immunitario a riconoscere e combattere le cellule tumorali. È una delle opzioni più recenti, particolarmente efficace in alcuni casi di NSCLC avanzato.

Un approccio multidisciplinare
Un trattamento efficace per il cancro polmonare spesso richiede un approccio multidisciplinare, in cui diversi specialisti lavorano insieme per ottimizzare le decisioni terapeutiche:

  • Oncologi: per la gestione dei trattamenti farmacologici, come chemioterapia, immunoterapia e terapie mirate;
  • Chirurghi toracici: per la resezione chirurgica dei tumori;
  • Radiologi: per interpretare le immagini diagnostiche e pianificare trattamenti come la radioterapia;
  • Pneumologi: per la gestione delle problematiche respiratorie e la diagnosi precoce di tumori polmonari;
  • Infermiere oncologici e psicologi: per supportare i pazienti nel trattamento e nelle sfide psicologiche legate alla malattia.

Questo approccio integrato consente di personalizzare il trattamento in base al tipo di cancro, alla sua diffusione e alla condizione complessiva del paziente, migliorando le probabilità di successo e la qualità della vita.

Ultimo aggiornamento: 02/12/2025