Dott.ssa Stea Emma Diletta

Dipartimento Medico
Unità Operativa: SC Nefrologia, Dialisi ed Abilitazione al Trapianto 

Ruolo
Dirigente Medico

La dottoressa Emma Diletta Stea, durante il suo percorso di tesi, dottorato e specializzazione, si è dedicata in modo approfondito allo studio del sistema del complemento. Ha maturato un'esperienza significativa sia in ambito clinico che nella ricerca di base, con particolare attenzione alla SEU atipica e alle glomerulonefriti. Ha gestito un ambulatorio specializzato per le patologie nefrologiche complemento-relate, inclusi lupus eritematoso sistemico (LES), C3 Glomerulopatia (C3GN) e sindrome emolitico uremica atipica (SEUa). La sua esperienza di ricerca si è svolta presso la Nefrologia del Policlinico di Bari sotto la guida del Prof. L. Gesualdo, e presso il Han-Knoll Institut, sotto la guida del Prof. F.P. Zipfel. La sua ricerca si concentra sul ruolo intricato del sistema del complemento nelle glomerulonefriti e nefropatie, con l'obiettivo di tradurre i risultati della ricerca di base in strategie terapeutiche. A tal fine, ha seguito svariati protocolli di ricerca sulle glomerulonefriti e sulla SEUa.

• Ambiti e Competenze:
  • Patologie nefrologiche complemento-mediate:Esperta nella diagnosi e gestione di sindrome emolitico uremica atipica (SEUa), C3 Glomerulopatia (C3GN), lupus eritematoso sistemico (LES) e altre glomerulonefriti.
  • Ricerca di base e traslazionale: La sua attività di ricerca si focalizza sullo studio approfondito dei geni CFHRs e del loro ruolo nella patogenesi delle nefropatie. Ha condotto ricerche mirate sulla nefropatia da IgA (IgAN), chiarendo l'impatto della via alternativa del complemento, in particolare di CFHR1, in pazienti post-trapianto. Attualmente, sta lavorando per chiarire la patogenesi della C3GN attraverso lo sviluppo di un modello basato su sferoidi derivati da staminali renali di pazienti affetti, con l'obiettivo di tradurre questi risultati in nuove strategie terapeutiche.

Coordina un gruppo di lavoro nazionale multidisciplinare per il management dei pazienti affetti da SEU atipica, che ha prodotto raccomandazioni cliniche e ha definito un percorso di cura nazionale. Ha ricoperto il ruolo di autrice e coautrice in numerose pubblicazioni scientifiche, focalizzate su temi quali il trapianto renale, la nefropatia da IgA e le terapie cellulari avanzate.