Donazione di sangue cordonale

La donazione del sangue cordonale è un gesto di grande solidarietà che non costa nulla, non comporta alcun rischio sia per la mamma che per il nascituro e può dare una concreta possibilità di guarigione a pazienti affetti da gravi patologie del sangue e del sistema immunitario.

Tutte le donne incinte in buona salute e che non presentino nessuno dei criteri di esclusione temporanei o permanenti previsti dalle normative vigenti possono donare il sangue del cordone ombelicale.

Si tratta del sangue che rimane all’interno della placenta dopo la nascita del bambino e che altrimenti verrebbe scartato, ed è importante conservarlo perché contiene cellule staminali emopoietiche che, come quelle del midollo osseo, possono servire per il trapianto.

Al termine del parto si può prelevare questa preziosa fonte di cellule staminali senza alcun rischio né per il neonato, né per la madre. La procedura è indolore e non invasiva.

COME FARE PER DONARE ?

Prima del parto: colloquio per la valutazione di idoneità

La valutazione di idoneità alla donazione solidaristica del sangue cordonale viene eseguita non prima della 36-38 settimana di gravidanza, presso la SC Ostetricia e Ginecologia (scarica qui la mappa), da personale sanitario qualificato, attraverso un processo in due step:

STEP 1 - Prima visita (36 settimana), data di apertura della cartella clinica.
Ogni candidata donatrice può ottenere dal personale medico della SC Ostetricia e Ginecologia:

la nota informativa (allegato A - SCO e allegato C - SCO)
il questionario anamnestico (allegato B - SCO), da compilare prima della successiva visita ambulatoriale (STEP 2).
Il questionario riassume gli elementi più importanti della storia clinica familiare ed attesta lo stato di salute del padre e della madre del neonato, così come quella delle rispettive famiglie.

STEP 2 - Pre-ricovero (38 settimana).
La candidata donatrice sottopone il questionario anamnestico compilato alla verifica del personale sanitario qualificato della SC Neonatologia che, dopo aver accertato la presenza dei requisiti minimi e l’assenza di criteri di esclusione all’idoneità, procede ad acquisire il consenso informato.

Durante il parto: la donazione

Dopo un minuto dalla nascita del neonato, se il parto (naturale o cesareo) è avvenuto senza complicazioni, l’ostetrica qualificata recide il cordone ombelicale e procede al prelievo del sangue dal moncone cordonale. Il sangue cordonale è lasciato defluire in un’apposita sacca che, entro 48 ore dal parto, viene inviata alla Banca del Sangue Cordonale di Pavia, con sede presso il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT).

Dopo la donazione

A 6 mesi-1 anno dal parto, è importante riconsegnare l’attestato relativo al follow-up clinico del neonato alla Banca SCO (via e-mail all’indirizzo: pvcbbank@smatteo.pv.it oppure personalmente recandosi al SIMT - scarica qui la mappa).

La Banca Regionale per la conservazione del sangue del cordone ombelicale del San Matteo

La Banca del Sangue del Cordone Ombelicale di Pavia è attiva dal 1997 e conserva più di 4.000 donazioni disponibili per il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo. Ad oggi la Banca ha distribuito circa 170 delle proprie donazioni per eseguire altrettanti trapianti in pazienti di tutto il mondo.
Inoltre collabora attivamente con l'Oncoematologia Pediatrica del Policlinico, conservando il sangue del cordone ombelicale dei fratellini/sorelline dei piccoli pazienti: ciò ha consentito di eseguire, ad oggi, oltre 50 trapianti.

Le donazioni di sangue cordonale sono un bene collettivo e sono disponibili per i pazienti di tutto il mondo grazie al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo.
Inoltre il sangue cordonale è utile alla ricerca.

Per saperne di più

Scarica le informative complete del Registro nazionale Italiano Donatori Midollo Osseo:

In allegato alla pagina sono disponibili le informative nelle principali lingue straniere.