DONARE: UN GESTO DI NORMALE UMANITA

Il mio desiderio è quello di contribuire alla campagna per la donazione degli organi: una campagna innanzitutto culturale, rivolta al mondo delle famiglie e della scuola, per rendere ogni cittadino consapevole del come donare sia il gesto d’amore più grande che esista.
Il termine di amore ha un’ampiezza di usi e significati, può rappresentare gentilezza, compassione, passione, ma in questo caso parliamo di amore incondizionato, perché con l’atto del donare non ci si aspetta nulla in cambio, se non quello di aver dato la possibilità ad un altro essere umano di poter continuare a vivere.
La mia è stata un’esperienza dolorosa, ma il mio grido di disperazione nel cuore della notte si è trasformato in un grido di felicità e speranza per un’altra famiglia.
Una vita spezzata non è una vita persa quando riesce a realizzare i sogni degli altri.
Io non potrò vedere invecchiare Domenico, ma tanti padri e madri potranno vedere i loro figli crescere, correre, ridere, piangere, amare e vivere.
Dobbiamo combattere l’ignoranza che ostacola questo grande gesto d’amore che è di vitale importanza e dare speranza alle tante persone che sono nelle liste di attesa.
Bisogna affrontare l’argomento, perché le persone sono diffidenti, a volte per superficialità, a volte per ingenuità, ma l’atto del donare dovrebbe diventare un gesto di normale umanità.
Nella vita purtroppo le cose accadono, a volte all’improvviso, ma da un grande dolore un sorriso nascerà.
Io ho dato il consenso dell’espianto degli organi della persona che amavo e vorrei che il mio gesto diventasse un messaggio di speranza e che le persone trapiantate diventassero a loro volta messaggeri di speranza.
E.F.