11/02/2020 - Start up neoassunto in Fondazione
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 26/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
L'arresto cardiaco improvviso è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. Gli operatori sanitari, soprattutto quelli a diretto contatto con il paziente, devono essere addestrati alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce secondo le linee guida internazionali ai fini di un intervento efficace e coordinato. Attraverso lezioni frontali teoriche e stazioni di addestramento pratico a piccoli gruppi su manichini muniti di feedback, si vuole diffondere l'acquisizione delle abilità sulle principali manovre e la sequenza di rianimazione di base delladulto e del bambino in condizioni di arresto respiratorio e/o cardiaco o con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
Pubblicazione: 25/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
L'arresto cardiaco improvviso è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. Gli operatori sanitari, soprattutto quelli a diretto contatto con il paziente, devono essere addestrati alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce secondo le linee guida internazionali ai fini di un intervento efficace e coordinato. Attraverso lezioni frontali teoriche e stazioni di addestramento pratico a piccoli gruppi su manichini muniti di feedback, si vuole diffondere l'acquisizione delle abilità sulle principali manovre e la sequenza di rianimazione di base dell’adulto e del bambino in condizioni di arresto respiratorio e/o cardiaco o con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
Pubblicazione: 25/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
L'arresto cardiaco improvviso è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. Gli operatori sanitari, soprattutto quelli a diretto contatto con il paziente, devono essere addestrati alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce secondo le linee guida internazionali ai fini di un intervento efficace e coordinato. Attraverso lezioni frontali teoriche e stazioni di addestramento pratico a piccoli gruppi su manichini muniti di feedback, si vuole diffondere l'acquisizione delle abilità sulle principali manovre e la sequenza di rianimazione di base dell’adulto e del bambino in condizioni di arresto respiratorio e/o cardiaco o con ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
Pubblicazione: 25/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nell’assistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 14/10/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nellassistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 28/10/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nellassistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 11/11/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nellassistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 25/11/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
Pubblicazione: 27/08/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nellassistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 25/11/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo
La maggior parte dei pazienti critici necessita di intubazione oro-tracheale e ventilazione invasiva (percentuale variabile tra il 50% e il 90%), mentre un supporto respiratorio non invasivo (ossigenoterapia ad alti flussi, pressione positiva continua o ventilazione non invasiva) è richiesto in una percentuale minore di casi. Il peggioramento verso una forma di ipossiemia grave può essere abbastanza rapido. Da qui nasce la necessità di formare tutto il personale sanitario attualmente non direttamente coinvolto ma che potrebbe essere impegnato nellassistenza in caso di riacutizzazione.
Pubblicazione: 25/11/2020 - Autore: U.O.S. Formazione e Sviluppo